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Cloud Hosting: la tecnologia che viaggia sulle “nuvole”.

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di: paolo26
Parole: 539 | Visite totali: 1721

Il termine “cloud”, traducibile in italiano con “nuvola”, contrassegna la nuova ondata di tecnologie per l'hosting e lo storage che si sviluppano completamente in rete.
Il cloud hosting può essere considerato un'evoluzione dello shared hosting (servizio che offre risorse dedicate in ambienti condivisi per visualizzare in rete le proprie pagine web mediante un account personale su un determinato server) in quanto in entrambi i casi si tratta di ambiente condiviso ma con caratteristiche e potenzialità differenti. Un account per usufruire del servizio di cloud hosting può essere paragonato ad un vero e proprio VPS (Virtual Private Server) con la differenza che, in questo caso, l'account è del tipo “managed” , ossia aggiornato e curato nel suo mantenimento dal provider del servizio.

Un servizio scalabile e distribuito

Il cloud hosting si sta rivelando nella pratica un servizio ad alta affidabilità grazie alla sua stessa struttura: il servizio fornisce garanzie sia sulla CPU (l'unità di elaborazione centrale) che sulla RAM e, dato che spesso queste risorse vengono attivate mediante la virtualizzazione, si è fatto in modo da poter gestire l'eventuale necessità di maggiori risorse da impiegare in tempo reale, scongiurando il pericolo che un'azione del genere possa rallentare il sistema o addirittura bloccarlo.

Com'è stato possibile tutto ciò? Grazie all'elevata scalabilità del servizio di hosting cloud, che distribuisce in remoto le risorse utilizzabili in rete mediante architetture di server raccolte in cluster, che vanno a formare dei veri e propri data center, chiamati in gergo “server farm” (fattorie di server). Grazie alla rete di server ridondanti tra loro, il lavoro viene ripartito e distribuito senza sovraccaricare il sistema. Questo stesso espediente funge inoltre da garanzia in caso di possibili guasti: se dovesse interrompersi l'attività di un server, le operazioni verrebbero supportate senza sforzo dagli altri server del cluster, garantendone lo svolgimento e mantenendone l'elevato grado di efficienza. Un ultimo fattore che contribuisce a definire l'alta affidabilità del servizio è la distribuzione geografica dei data center: per quanto non sia un valore fondamentale ai fini della riuscita del cloud hosting, si tratta comunque di un valore aggiunto in quanto minore è la distanza geografica tra il provider ed il suo data center, minori saranno i rischi di eventuali downtime o di tempi lunghi di riparazione in caso di guasto di uno o più server.

Cloud Hosting condiviso e Cloud Hosting dedicato

Per le aziende che si approcciano per la prima volta ad una tecnologia cloud e richiedono un servizio di cloud hosting per i propri portali on-line, può essere molto utile specificare le due possibilità di scelta che differenziano le opzioni di fruizione del servizio (e che spesso possono determinarne anche la qualità): il cloud hosting condiviso e il cloud hosting dedicato. Il primo servizio, come indica la dicitura stessa, è fornito all'azienda mediante l'uso di data center condivisi con altri clienti, il che può essere totalmente irrilevante o al contrario rivelarsi uno svantaggio a seconda della mole di lavoro richiesta e della necessità di istanze attive del cliente. La seconda tipologia di cloud hosting invece garantisce risorse interamente dedicate ad un unico cliente, il che porta inevitabilmente ad avere maggiori garanzie sull'efficienza e sull'affidabilità del servizio.

Informazioni sull'Autore

Paolo Cantagalli

Fonte: Article-Marketing.it

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