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Lombricoltura: o come avviare un allevamento di lombrichi (domestico)

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di: Franchinosrl
Parole: 838 | Visite totali: 637

Se hai il pallino del giardinaggio saprai bene quanto alle piante faccia bene un fertilizzante organico come l’humus di lombrico o vermicompost: cioè il prodotto della digestione dei rifiuti organici da parte dei lombrichi.

È un mix vitale che contiene elementi come azoto, carbonio, potassio, calcio e magnesio, batteri, enzimi e ormoni naturali. E se conosci bene la sua utilità, avrai sicuramente pensato qualche volta di comprare una compostiera e di darti all’allevamento di lombrichi (lombricoltura), così da avere tutto il vermicompost di cui hai bisogno.

Avviare il tuo allevamento di lombrichi

Praticare la lombricoltura è facile e interessante: servono giusto un paio di accortezze. Per cominciare bisogna avere a disposizione la compostiera: in commercio ci sono diversi modelli di diverse grandezze, a seconda delle necessità e possibilità di ognuno: un balcone, anche se grande, non è un giardino.

L’alternativa all’acquisto è costruire una compostiera per lombrichi con le proprie mani: sul web ci sono davvero tante guide sull’argomento così come videotutorial su youtube.

Poi bisogna dotarsi di una popolazione iniziale di vermi. Qui, almeno di non voler andare in una giornata di pioggia a raccogliere lombrichi, tocca rivolgersi a rivenditori specializzati. La specie principale che si può trovare in commercio è il verme rosso californiano (eisenia foetida), che viene utilizzato anche nella produzione industriale di vermicompost per la sua prolificità e resistenza.

A dispetto del nome, eisenia foetida è comunque una specie europea che da noi si trova anche in natura. L’aggettivo californiano deriva dal fatto che proprio in California è nata la lombricoltura come attività economica e che all’epoca si scelse eisenia foetida come specie principale.

Praticare la lombricoltura

Una volta in possesso di vermi e compostiera si può davvero iniziare con la lombricoltura. Per prima cosa bisogna prendere della carta (di giornale va benissimo) e tagliuzzarla in striscioline (stile tagliacarte). La carta così tagliata va messa sul fondo (il cassetto più in basso) a formare una sorta di soffice letto su cui disporre un fondo di terra, terriccio e vermicompost: lo strato che farà da prima casa ai nostri piccoli amici.

A questo punto bisogna inumidire il terreno con un po’ d’acqua per creare un ambiente confortevole e sistemare i lombrichi nella loro nuova casa, lasciandogli un giorno o due per ambientarsi.

Nutrire i lombrichi

A questo punto è possibile dare loro gli scarti organici da mangiare. È consigliabile inserire gli scarti una volta la settimana, in modo da non disturbare la loro attività: dopotutto sono animali abituati alla tranquillità del mondo sottoterra.

In ogni caso è buona norma scavare dolcemente un buco nel terriccio, avendo cura di non far male ai lombrichi, mettere un po’ di striscioline di carta sul fondo e inserire gli scarti settimanali.

A questo punto è importante ricoprire con terriccio (così da non permettere ai moscerini di accedere agli scarti) bagnare con un po’ d’acqua e chiudere tutto. Nota a parte: può essere una buona idea tagliuzzare i pezzi più grossi per facilitare il lavoro di digestione dei lombrichi. Non aspettatevi che riescano a processare le ossa, naturalmente.

Far crescere il proprio allevamento di lombrichi

Con il tempo (settimane/mesi) i rifiuti scompariranno quasi magicamente: ma vi accorgerete che il terriccio (più propriamente l’humus di lombrico) aumenta via via di quantità.

Ma non è ancora il momento di tirarlo via e usarlo in giardino: prima bisogna spostare i lombrichi da qualche altra parte. Per questo molte compostiere sono componibili in colonna.

Sopra al cassetto colmo si posiziona un cassetto vuoto e si ripete il processo che abbiamo visto prima: carta, terriccio, acqua e scarti organici. I lombrichi via via migreranno, attraverso la graticola sul fondo del cassetto, nel livello superiore dove c’è il cibo andando a riempirlo di vermicompost.

Aggiungendo cassetti via via sopra il primo, la popolazione di lombrichi si sposterà sempre più in alto abbandonando i livelli inferiori dove non vi depositeranno nemmeno le uova.

A questo punto sarà possibile raccogliere l’humus dal cassetto più in basso, usarlo per orto giardino e piante da balcone, e riutilizzare il cassetto per aggiungere un nuovo strato sopra.

Cosa fare se il nostro allevamento di lombrichi ha troppo successo e ci ritroviamo con un surplus di vermi e humus? Possiamo regalarli ad amici, far partire un secondo allevamento di lombrichi, liberarli in giardino. Il vermicompost in eccesso non ha effetti negativi e eisenia foetida non è una specie dannosa per l’ambiente (europeo).

Informazioni sull'Autore

Giacomo Luciani

Fonte: Article-Marketing.it

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