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Betty Boop: storia di un cartone sexy

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di: Ludus
Parole: 540 | Visite totali: 2503

Betty Boop esordisce il 9 agosto 1930 con il cartone animato Dizzy Dishes di Max Fleischer, in cui canta in un cabaret pieno di divertenti animali. La sua creazione è attribuita all’animatore Myron “Grim” Natwick. Inizialmente Betty Boop non era una stella, apparendo soltanto in una breve scena (in un altro cartone fu persino raffigurata come un cane), ma il suo caratteristico “Boop-oop-a-doop” era destinato a restare indimenticabile.

Il personaggio restò immutato per pochi cartoni. In Mask-A-Raid del 1931 le sue orecchie di cane divennero orecchini sexy e il suo fidanzato, Bimbo, divenne il suo animale domestico. Il “Boop-oop-a-doop” continuò immutato. Una volta umanizzata, Betty restò così, ma la sua relazione con Bimbo cambiò secondo le esigenze del cartone animato, passando da cane e padrone a compagno di ventura e fidanzato. Una più recente stella del Fleischer Studio, Koko the Clown, divenne una spalla di Betty Boop, non riuscendo più a proseguire da solo nella sua serie.

I cartoni animati di Betty Boop di questa era potrebbero essere definiti bizzarri, come Crazy Town (1932); melodrammatici, come She Wronged Him Right (1934), o surreali, come Snow White (1933), in cui la regina cattiva pronunciò la rima “Specchio, specchio” quattro anni prima della Disney. Molti, come I’ll Be Glad When You’re Dead, You Rascal, You (1932) e The Old Man of the Mountain (1933) funzionarono principalmente come “video musicali”.

La censura contro Betty Boop 

Questa situazione cambiò quando la censura cominciò a imperversare a Hollywood. Le gonne di Betty si allungarono e le sue curve divennero meno pronunciate.

Betty Boop interpretò le parti di una brava ragazza e talvolta di una casalinga. Lo studio di animazione tentò di animarla aggiungendo come spalla di supporto Grampy, ma fu solo un piccolo aiuto.

Ormai la scintilla era stata spenta ed ella fu messa infine a riposo. L’ultimo cartone animato del Fleischer Studio fu Rhythm on the Reservation del 1939.

I fumetti di Betty Boop 

Betty Boop ebbe anche una breve striscia a fumetti, pubblicata da King Features, iniziata nel 1934. Fu disegnata da Bud Counihan, che aveva lavorato come assistente di Chic Young su Blondie. Ma non sfondò mai come personaggio a fumetti.

La King Features decise poi di renderla coprotagonista dei suoi personaggi, inclusi Little Jimmy, Henry e The Little King. Uno di essi, Popeye the Sailor, divenne poi una stella dell’animazione per conto suo.

L'intramontabile Betty Boop 

Betty Boop non svanì mai dalla scena. I cartoni della sua età dell’oro furono riprodotti in TV negli anni ‘50, come programmi riempitivi. Prodotti a basso costo, come adesivi e segnalibri, appaiono ancora oggi, così come apparvero occasionalmente fumetti e vignette (inclusa una striscia a fumetti, nel periodo 1984-88, in cui Betty fu coprotagonista di Felix the Cat).

Come molti altri personaggi, anche Betty ebbe una parte nel film Chi ha incastrato Roger Rabbit?

L’immagine attuale di Betty è graziosa, divertente e appena un po’ scanzonata. E porta ancora dentro di sé il sapore e la nostalgia dell’era che non-può-più-essere-ricreata della storia del film americano.

Informazioni sull'Autore

Daniele Imperi, vignettista e illustratore umoristico. Ho collaborato con case editrici, siti web, aziende creando vignette e illustrazioni per riviste, libri per bambini, siti web, biglietti d’auguri, materiale pubblicitario.

Fonte: Article-Marketing.it

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