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Braccio di Ferro: dal fumetto al cartone animato

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di: Ludus
Parole: 771 | Visite totali: 1715

A partire dal 1919 il vignettista Elzie Crisler Segar iniziò a disegnare le avventure di Castor Oyl e del suo amico Ham Gravy nella striscia della King Features Thimble Theatre. Dieci anni più tardi, i personaggi Castor e Ham si imbarcarono in un’avventura che avrebbe dovuto portarli all’estero, così nella striscia del 17 gennaio 1929 li vediamo recarsi al porto per provvedere al trasporto.

L’entrata in scena di Braccio di Ferro

«Ehi! Sei un marinaio?», così Castor si rivolse a un uomo vestito da marinaio, con un occhio solo e un’ancora tatuata sul braccio.

«Certo, pensi che sia un cowboy?», rispose Popeye, in Italia arrivato come Braccio di Ferro, che da quel momento divenne parte integrante del Thimble Theatre.

Nell’arco di un anno Ham uscì dalla striscia, sostituito da Braccio di Ferro, che divenne l’innamorato della sorella di Castor, Olivia. Wimpy fu aggiunto al cast nel 1932 e Swee’pea nel 1936.

Braccio di Ferro nei cartoni animati

Braccio di Ferro fece la sua prima apparizione animata nel cartone “Betty Boop Meets Popeye the Sailor” del 1933, uno dei molti cartoni di Fleischer in cui le star dei cartoni incontravano personaggi dei fumetti, nella speranza che alcuni diventassero così popolari da meritare una serie a cartoni tutta per loro.

Purtroppo non fu così per tutti, ma per Braccio di Ferro sì. Lo stesso anno vide la luce “I Yam What I Yam”, la prima di una lunga serie di cartoni animati di successo con Braccio di Ferro.

Il Fleischer Studio fu acquistato dalla Paramount Pictures nel 1942 e rinominato Famous Studios. Anche se non raggiunse mai il livello di qualità del Fleischer, il Famous continuò la serie di Braccio di Ferro fino al 1957. In quell’anno l’intero pacchetto di 228 cartoni animati cominciò ad apparire in televisione.

Braccio di Ferro in televisione

Durante gli anni ’60 molti cartoni animati di Braccio di Ferro furono realizzati per la televisione. Furono prodotti in serie in molti studi di animazione, in tutto il mondo, e variavano in qualità.

Molti ammiratori pensarono che questa produzione avesse fatto scendere il livello di qualità e reputarono migliori i cartoni originali del Fleischer.

Popeye nei fumetti di Sagendorf

In tutto questo tempo Braccio di Ferro ha continuato a essere protagonista della striscia “Thimble Theater”, intitolata “Popeye” in molti quotidiani. Segar morì di leucemia nel 1938 e la striscia fu portata avanti da Charles H. “Doc” Winner e poi dagli assistenti di Segar, Bela Zaboly e Forrest “Bud” Sagendorf.

Sagendorf prese il totale controllo della striscia nel 1958 e continuò a lavorarci per decenni. Dagli anni ’40 agli anni ’60 Sagendorf scrisse e disegnò anche una serie di albi a fumetti, oggi molto apprezzati dai collezionisti.

Fece anche una serie su un inventore pazzo, O.G. Wotasnozzle, preso dalla tavola domenicale del Thimble Theater. Sotto altri artisti, l’albo a fumetti (pubblicato per primo da Dell Comics, poi da Gold Key, King e Charlton) continuò fino al 1984. Sagendorf morì nel 1994.

Francobolli e statue per Braccio di Ferro

Braccio di Ferro apparve in un francobollo degli Stati Uniti nel 1995, sebbene non fu un evento speciale, perché altri personaggi a fumetti vi apparvero, come Flash Gordon, Terry e i Pirati, Brenda Starr e altri.

Ma fra tutti i personaggi dei fumetti e dei cartoni, soltanto Braccio di Ferro è stato il soggetto non di una ma di due statue, una a Chester, Illinois (la città di Segar) e l’altra a Crystal City, Texas (che si definì la capitale mondiale degli spinaci).

Le strisce di Popeye degli anni ’80 e ’90

Fra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 la striscia “Thimble Theatre/Braccio di Ferro” fu scritta e disegnata da Bobby London, che nei suoi primi giorni, definiti “underground”, creò “Merton of the Movement and Dirty Duck”, che trovò spazio nel «National Lampoon» e continua ora in «Playboy».

A causa di una forte sequenza in una storia, una bambola che usò come metafora sull’aborto, l’agenzia di stampa lo licenziò, non gradendo l’approccio di London alla striscia, sebbene i lettori non avessero obiettato nulla.

Oggi viene ristampata la striscia giornaliera col materiale di Sagendorf, mentre la tavola domenicale è opera di Hy Eisman, a cui si deve la creazione di Little Iodine.

Informazioni sull'Autore

Daniele Imperi, vignettista e illustratore umoristico. Ho collaborato con case editrici, siti web, aziende creando vignette e illustrazioni per riviste, libri per bambini, siti web, biglietti d’auguri, materiale pubblicitario.

Fonte: Article-Marketing.it

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