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Cordofoni: una grande e antica famiglia di strumenti musicali

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di: Francescapp
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Quando pensiamo ad uno strumento a corde il primo che ci viene in mente è probabilmente la chitarra classica, ma la famiglia dei cordofoni comprende moltissimi altri strumenti, dal contrabbasso al banjo.

Oltre ad essere una famiglia numerosa, quella dei cordofoni è anche una famiglia molto antica: i primi strumenti a corda, o perlomeno gli antenati dei cordofoni moderni, venivano utilizzati già nella preistoria. I nostri progenitori avevano inventato il cosiddetto “arco terrestre”, ossia una specie di arco da caccia formato da un bastone elastico e da una corda tesa alle sue estremità (dotato in un secondo momento anche di una cassa armonica, che poteva essere ricavata da noci di cocco svuotate, zucche tagliate a metà e così via), e il “salterio di canna”, che si ricavava dalle canne di bambù, dalle quali venivano staccare delle sottili strisce di scorza. Strumenti a noi più conosciuti, quali l’arpa e la cetra, derivano proprio da questi primi esperimenti musicali effettuati dai nostri progenitori.

Col passare del tempo i popoli del passato affinarono la tecnica per realizzare cordofoni sempre più evoluti, ideando anche degli strumenti utili ad aumentare l’intensità del suono prodotto, come nel caso dei risuonatori. Molti erano i popoli che conoscevano e apprezzavano gli strumenti a corde: dagli egizi, che insieme ai popoli ebraici, a quelli della Mesopotamia, ai greci e ai romani usavano soprattutto arpe, cetre e lire, ai popoli asiatici, che invece usavano altri tipi di cordofoni, quali il k’in a sette corde, il P’i p’a a quattro corde (entrambi di origine cinese), la vina indiana e il sarangì a quattro corde indiano. Da questi strumenti a quelli più simili ai cordofoni in uso oggi, come la chitarra a 12 corde e l’ukulele, il passo non è stato così breve: il primo liuto fece la sua comparsa nel 1500, e da questo strumento derivarono poi i vari tipi di mandole, mandolini e così via, mentre la chitarra classica venne inventata solo nel 1800.

Data l’origine antica della famiglia dei cordofoni, e la loro diffusione presso molte diverse popolazioni, non c’è da stupirsi che ci siano molti tipi di sottogruppi di strumenti a corda. In generale i cordofoni possono essere divisi in strumenti a corde strofinate (ad arco), a corde pizzicate e a corde percosse. La categoria degli strumenti a corde strofinate comprende i cordofoni nei quali la vibrazione delle corde è prodotta da un archetto composto da crini di cavallo. Di questa categoria fanno parte strumenti come la viola, il violoncello, il violino e il contrabbasso. Negli strumenti a corde pizzicate, invece, il suono è prodotto pizzicando le corde dello strumento con un plettro o con le dita. È questo il procedimento che caratterizza strumenti quali l’arpa, il banjo, la cetra, il basso, tutti i tipi di chitarra, dalla chitarra folk a quella elettrica, il liuto, il mandolino, l’ukulele e così via. L’ultima categoria, quella degli strumenti a corde percosse, è costituita da strumenti quali il pianoforte, il cembalo e il clavicordo, nei quali le corde vengono fatte vibrare da alcuni martelletti, che solitamente sono azionati da una tastiera.

Il mondo dei cordofoni, arricchito anche da accessori quali il supporto per la chitarra, è quindi molto ampio ed eterogeneo, oltre che molto antico.

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Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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Fonte: Article-Marketing.it

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